Il Pantheon: perfezione geometrica e fascino

La sua struttura ispira ancora oggi architetti e ingegneri di tutto il mondo. Nasce come tempio pagano e diviene una basilica, ma è molto più di una basilica. È il simbolo del genio italiano, celebrato nei secoli da artisti del calibro di Stendhal e Michelangelo. La sua sala centrale può idealmente contenere una sfera perfetta. Il Pantheon, letteralmente “tempio dedicato a tutti gli dei”, è bellezza e armonia.

Affascina per la sua imponenza e per quel mistero che il suo oculus, l’apertura circolare in cima alla cupola (l’unica di tutto l’edificio), proietta all’interno della struttura, catturando la luce esterna.

La cupola è un vero è proprio prodigio; costruita in calcestruzzo, è la più grande al mondo. La realizzazione di un elemento architettonico del genere ha richiesto una progettazione speciale e un lavoro straordinario di professionalità diverse. Per edificarla si è fatto ricorso all’uso di ancoraggi, ponteggi e strutture in legno e il progetto originario è stato adattato, probabilmente, più volte durante i lavori. A ogni problema, una soluzione, a ogni nodo, una maniera di procedere che ha consentito di ottenere il risultato che vediamo. I materiali impiegati sono più leggeri nella parte più alta della cupola: proprio nei pressi dell’oculus sono inglobati nella struttura lapilli vulcanici e vasi di terracotta vuoti. I cassettoni del soffitto, disposti in lacunari (ordini orizzontali) sono 28.

In matematica il 28 è un numero perfetto; si tratta cioè di un numero naturale che è dato dalla somma dei suoi divisori positivi, escluso il numero stesso. Il ventotto è infatti divisibile per 1, 2, 4, 7, 14, numeri che sommati equivalgono a 28, appunto. Questa caratteristica matematica che riguarda l’interno della cupola è solo uno dei tanti esempi di perfezione che il Pantheon contiene.

Il monumento è una sfera perfetta perché altezza e diametro si equivalgono. L’oculus è senza dubbio una delle maggiori attrazioni per chiunque visiti l’ex tempio pagano. La luce penetra disegnando il tempo all’interno della basilica e nel giorno del solstizio d’estate, a mezzogiorno in punto, la luce che filtra attraverso l’oculus si proietta sul pavimento e disegna una forma, ovviamente tonda, che ha lo stesso diametro del foro.

Fu Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto a volere la realizzazione di un’opera dedicata alle divinità romane, nel 27 a.C.; Adriano lo fece riedificare tra il 112 e il 124 d.C., dopo che un incendio ne aveva pesantemente compromesso la struttura. Il monumento oggi ospita le spoglie di diversi personaggi illustri, tra i quali l’artista Raffaello Sanzio e la Regina Margherita di Savoia. Visitare questo edificio in compagnia di una tour leader esperta del team di Rosy Smart City Tours vi farà scoprire le sue caratteristiche, la bellezza e l’armonia delle sue forme. Due ore e mezzo nel cuore di Roma, tra il Ghetto ebraico, il Pantheon e Piazza Navona. Una chicca del tour privato che si aggiunge alle altre è la possibilità di esplorare la città eterna anche attraverso l’assaggio dello street food locale. Un’esperienza unica per i sensi!

Aggiungi un commento

Your email address will not be published.