Tra i vicoli di Ortigia il profumo del pane cunzato
Un aperitivo sul mare, tra le bellezze della Sicilia, è un momento di impagabile armonia. Soprattutto se quell’aperitivo viene consumato a Ortigia, la parte più antica di Siracusa.
Un’isoletta con quartieri e vicoli dove la storia si fa vedere, sentire, toccare. L’intensità dell’esperienza è tale da indurre gli ospiti a desiderare, prima ancora di lasciare l’isola, di poter prolungare la vacanza o di riuscire a tornare. Per un altro viaggio. Stessa isola, nuove emozioni.
Con le guide professionali esperte di Rosy Smart City Tours si può riuscire a cogliere lo spirito del luogo, in un arco temporale di tre ore, visitando anche gli angoli meno noti e apprendendo la storia di Ortigia, anche attraverso la sua cucina.
Tre ore dense di quella bellezza capace di dilatare i minuti, prolungare il piacere di trovarsi in un luogo unico. Attraverso il Tour privato si raggiunge il villaggio dei pescatori, per poi ritrovarsi nella bellissima piazza Duomo. Dai ronchi del rione della Graziella si passa ai vicoli della Giudecca, il quartiere ebraico.
La presenza della comunità ebraica, in questa porzione di terra, risalirebbe al I secolo o, al più tardi, al III. Una comunità ben salda, che ha saputo conservare il suo legame con l’isola per molti secoli. Romani, bizantini, greci, arabi e normanni non sono riusciti a separarla dai luoghi in cui si è rapidamente radicata. Ben integrate nella cultura siciliana (meglio sarebbe scrivere ‘nelle culture’), le comunità ebraiche sono considerate tra le più antiche e longeve dell’isola.
Nei luoghi definiti giudecche si concentrava la vita di queste comunità, delle quali oggi abbiamo moltissime testimonianze. Anche a livello architettonico, l’impronta è ben evidente, a Ortigia, come in altre località siciliane.
Una delle testimonianze della presenza ebraica sull’isola è rappresentata dal Miqwè (che significa raccolta, quasi sempre d’acqua): un bagno rituale purificatorio realizzato sui resti di un antico pozzo greco. Le culture che si intrecciano hanno un ‘sapore’ che si tramanda nei secoli.
Un assaggio dei piatti tipici di Ortigia (anche con un semplice aperitivo) può aprire le porte di un mondo dove il gusto è il frutto prelibato della sapienza e della capacità di mescolare, contaminare, condividere.
Parmigiana, caponata, stuzzichini vegetariani, taglieri che porgono all’ospite formaggi e salumi locali, ricotta al forno, pane cunzato e cioccolato lavorato a freddo sono alcuni dei nomi che nascono dalla storia, che raccontano la storia al palato degli ospiti.
Se vi state domandando cosa sia il pane cunzato (condito), quali siano gli ingredienti della caponata, la vostra curiosità è già pronta per essere soddisfatta. E se, a luglio, avete perso l’Ortigia Sound Festival (quest’anno concentrato sul tema della tropicalizzazione del Mediterraneo), approfittate del vostro prossimo week end di libertà per prenotare il Tour privato Ortigia: storia, tradizioni e sapori di Sicilia. Solo con Rosy Smart City Tours.