
La bandiera brasiliana sventola fiera su piazza Navona (Palazzo Pamphilj)
‘Pasquinata’ è una voce che richiama immediatamente Roma. Si è portati a pensare che sia una parola usata solo nella città eterna e che non appartenga certamente al vocabolario della lingua italiana. Qualcuno, leggendo questo contenuto, si stupirà forse nell’apprendere che le pasquinate sono a pieno titolo nel dizionario Treccani.
Il termine si usa per riferirsi alla satira contro la Chiesa e in generale contro chiunque sia ritenuto degno di biasimo. Da dove nasce? Da un’usanza che coinvolge la statua di Pasquino (non si sa bene perché così denominata, le ipotesi sono diverse). Pasquino è la più celebre statua ‘parlante’ di Roma. Si trova al Rione Parione, a pochi passi da piazza Navona. Sembra che si tratti della copia di un originale greco, è mutilata e al suo collo si usava appendere, nei secoli passati, scritti contro persone o abitudini da condannare, scritti in versi o in prosa contro il potere papale e contro i potenti in generale.
Donna Olimpia Maidalchini, parente stretta e consigliera di Papa Innocenzo X, fu spesso destinataria di colorite pasquinate. Non possiamo sapere quale effetto ebbero sul suo animo; era una donna molto in vista, altrimenti non sarebbe stata oggetto di critica. Soprattutto a lei, a papa Innocenzo X, alla famiglia Pamphilj si deve parte della magnificenza che oggi si affaccia su piazza Navona.
Innocenzo X non era altri che Giovanni Battista Pamphilj; nel 1644 divenne papa e procedette alla raccolta di una parte dei suoi beni, facendo progettare a Girolamo Rainaldi Palazzo Pamphilj.
La bandiera brasiliana sventola su piazza Navona (continuate a leggere per conoscere il perché), dall’asta fieramente ancorata alla facciata del palazzo che porta il nome di papa Innocenzo X. Il magnifico edificio fu costruito mentre si procedeva alla sistemazione di piazza Navona, all’edificazione di Sant’Agnese in Agone.
La fine della dinastia dei Pamphilj risale al secolo XVIII, poi fu la volta dei Doria. Il Palazzo anche utilizzato come una sorta di pensionato. Infine, fu acquistato dallo Stato brasiliano. Dagli Anni Sessanta è sede dell’Ambasciata del Brasile.
Al suo interno sono custoditi tesori di inestimabile valore artistico e architettonico, come la Galleria, opera di Borromini e di Pietro da Cortona, per gli affreschi. Si tratta di una parte degli affreschi che è possibile ammirare negli spazi interni di Palazzo Pamphilj.
L’edificio è naturalmente meta del turismo internazionale, la sua facciata barocca è un altro dei gioielli che si possono ammirare, attraversando piazza Navona. Palazzo Pamphilj è visitabile gratuitamente, ma su prenotazione, nei giorni indicati sul sito www.turismoroma.it.
Il percorso migliore per giungere al cospetto dell’Ambasciata del Brasile e dell’antico simbolo del potere temporale dei papi è il Tour Privato Ghetto, Pantheon, Navona, Street Food, proposto dalle guide locali di Rosy Smart City Tours. Due ore e mezzo a spasso per gli affascinanti vicoli di Roma, tra degustazioni dello street food locale e moti di meraviglia per le bellezze che il percorso via via svela. Da non perdere!