
L’arte di Giuseppe Penone a colloquio con Caracalla
Viaggiare significa entrare in contatto intimo con i luoghi, lasciare la propria impronta nella memoria di una città, e catturare nella propria, pensieri e immagini che quella visita ha ispirato. L’anima di un tour è nella capacità di interazione con le strade, gli edifici, le piazze e le persone che le affollano, con gli oggetti che solo in quel posto troveremo, con il cibo che solo in quella città sanno preparare nel modo in cui lo sperimentiamo. Il contatto è forte, se si è viaggiatori nell’animo, anche con la natura che spunta tra un’opera dell’ingegno umano e l’altra. Alberi e pietre sono parte essenziale del paesaggio di Roma, con tutte le bellezze che sappiamo appartenere alla città eterna e a chi la vive.
Alcuni artisti sono riusciti a stabilire un dialogo privilegiato con la natura, radicando la loro ricerca proprio nella terra. Terra che non è mai ‘sola’, punteggiata di alberi più o meno vecchi, tutti con una storia da raccontare.
Giuseppe Penone è uno di questi artisti. Alla fine degli anni Sessanta, quando la sua carriera ha preso il via, ha realizzato una serie di opere (o meglio azioni) all’aperto, nei boschi del Piemonte.
A Garessio, in provincia di Cuneo, dove Penone è nato queste sue interazioni con la natura sono state documentate dallo stesso artista, attraverso lo strumento fotografico e raccolte in una sorta di omaggio alla terra natale.
Alcune opere di Penone si possono ammirare a Roma, fino alla fine di ottobre. Sono parte del percorso che ogni turista compie all’interno delle Terme di Caracalla. Idee di pietra è il titolo di questo particolare incontro tra l’artista e lo spazio senza tempo delle terme romane.
Il tempo è inteso come dimensione soggettiva delle cose; la ricerca artistica di Penone lo testimonia. Sin dagli esordi della sua attività, Penone privilegia gli spazi aperti, la natura accogliente o respingente, per creare, per lasciarsi ispirare. La sua arte non finisce in una sala, le sue opere non sono semplicemente in esposizione, ma vivono e mutano con la natura. Respirano con gli alberi, le pietre, l’acqua. E l’artista fa parte di quella natura; a Roma Penone è parte del contesto delle terme di Caracalla, dove per tutta l’estate chi è stato in quegli spazi ha potuto ammirare quattro delle sue interpretazioni artistiche. Quattro dialoghi con Roma, con le terme, con il loro tempo, strana dimensione che cambia a seconda di chi le visita.
Una visita del genere è dunque un privilegio, un’opportunità che si può cogliere ancora nei prossimi giorni. Così come lo è sempre un tour organizzato da Rosy Smart City Tours (RSCT). Guidati dalle tour leader, si ha la possibilità di aggiungere qualcosa a quel che si visita, di catturare una sfumatura che rimane nella memoria fisica per sempre. Sulla pelle, negli occhi e nel cuore.
A Roma, Rosy Smart City Tours organizza diverse esperienze, nei luoghi indicati nella sezione dedicata del sito. Caracalla non è nella rosa delle possibilità, ma un giorno potrebbe entrarci. E, in ogni caso, chi approda a Roma con RSCT ha la massima libertà di movimento, perché viaggiare è poter sovrapporre itinerari, intrecciarli e creare una vera e propria opera d’arte esperienziale.