 
Le tante facce dei viaggi al femminile
Le donne scelgono sempre più spesso di viaggiare da sole o in compagnia di altre donne. È una tendenza in crescita che si lega molto saldamente alle esigenze di sostenibilità e di attenzione all’ambiente che il mondo femminile avverte in maniera particolare. Dove si va, lo si decide in cammino, oppure si pianifica tutto prima della partenza, scegliendo in qualche caso tour operator esclusivamente al femminile. È cresciuta molto anche la presenza delle donne nelle imprese turistiche, tanto da risultare in molti casi pressoché prevalente.
Il punto di vista femminile sul mondo si sveste di pregiudizi e allarga la prospettiva anche dei viaggiatori e dei turisti di sesso maschile. Se le mete estere più ambite risultano essere New York, Berlino, l’Africa, l’India e l’Australia, gli itinerari di viaggio in Italia sono altrettanto ricchi e ispirati (come quelli internazionali) dalla voglia di incrociare altre culture, mescolare le proprie abitudini con quelle di altre città, di uomini e donne che vivono diversamente.
Nel 2023, la Giornata Internazionale della Donna è, nel messaggio del segretario generale dell’Onu Antònio Guterres, un appello ad agire, contro le discriminazioni e per i diritti di tutte le donne, soprattutto nei Paesi dove quei diritti continuano a essere negati. Rispetto a queste parole sono importanti anche i viaggi di solidarietà che tante professioniste e semplici cittadine compiono per esempio in Paesi come l’Afghanistan, l’Iran, la Somalia, il Sudan. Senza fare torto a nessuna, si può citare l’impegno di giornaliste come Lucia Goracci, che con i suoi racconti dall’Oriente ispira riflessioni e azioni, viaggi compresi.
Tornando al turismo in solitaria, possiamo scrivere che si tratta di conquiste ‘recenti’. Solo qualche decennio fa era molto complicato, per una donna, viaggiare senza la compagnia di un uomo. Significava automaticamente attirarsi critiche e trovarsi isolate. Il viaggio, per l’universo femminile, è libertà pura. Lo è sempre, ma nel caso delle donne diventa anche affermazione di principio, liberazione e sgretolamento di una subcultura che le voleva relegate in ambiti per lo più familiari. Le donne sono talmente autonome che viaggiano per scoprire, attraverso i luoghi, abilità che non pensavano di avere. Sostengono l’artigianato e i progetti locali. Possono scegliere l’avventura o il lusso, l’indipendenza è l’unica guida.
In Italia i viaggi al femminile si spingono alla scoperta dell’artigianato tessile, in Puglia e in Umbria, della lavorazione del cuoio in alcune vie del centro di Roma, si realizzano nell’incontro con tradizioni locali portate avanti dal mondo femminile. Pensiamo al fiume di tavole per la pasta (o spianatoie) che attraversa una parte della città vecchia, a Bari. Conoscere Bari Vecchia, affidandosi a una guida esperta di Rosy Smart City Tours (RSCT), significa anche entrare in contatto con antiche tradizioni femminili, con le donne che modellano orecchiette con dita veloci e precise. Le orecchiette e le strascinate pugliesi prendono forma sotto gli occhi di chi guarda, come in una magia che incanta. In qualche caso si resta in contatto con le artigiane e gli artigiani, anche dopo il viaggio.
Nel Barocco leccese sono straordinarie le figure femminili scolpite nella roccia che rimandano alla fertilità; nel Salento le storie di grande fascino vedono quasi sempre protagoniste le donne. Un incontro con l’identità femminile del passato è possibile attraverso i percorsi di RSCT. A Roma, se si è interessate/i alle attività femminili in favore della parità tra i sessi, si può cogliere l’opportunità di un Tour con Rosy Smart City Tours, il Trastevere e Ghetto ebraico Street Food, ad esempio, per visitare, a latere del percorso, la Casa Internazionale delle Donne, un luogo unico sostenuto da diversi personaggi famosi (donne e uomini), tra i quali la scrittrice Dacia Maraini.
La presenza femminile nella Roma antica e moderna è ben testimoniata da piazze, palazzi, strade e monumenti. Nelle stanze di Palazzo Bonaparte, affacciate su piazza Venezia, ha trascorso l’ultima parte della sua vita Maria Letizia Ramolino, nota come Madame Mère, perché madre di Napoleone Bonaparte. Oggi Il Palazzo ospita esposizioni ed eventi culturali.
A Roma ci si imbatte nella figura di Beatrice Cenci, una vita travagliata e poi la trasformazione in simbolo contro la tirannia. Si incontra il coraggio della pittrice Artemisia Gentileschi. Una donna di straordinaria forza. Insomma, le donne, come gli uomini, attraversano il tempo per diventare eterne. E viaggiare è sempre una grande esperienza. Per tutti.
 
				  	 
       
          
          
          
          
         