Quando piove, l’acqua non entra nel Pantheon: vero a metà

Le guide turistiche riportano, a proposito del Pantheon, una miriade di informazioni. Sarebbe strano, in effetti, se non dedicassero al monumento meglio preservato dell’antica Roma gli aggettivi e le espressioni che conosciamo. Magico, affascinante, simbolico, anello di congiunzione tra il passato e il presente, sacro, miscela di sapienze sapientemente offerte alla vista, eccetera. L’elenco potrebbe proseguire e non basterebbe, per terminarlo, tutto lo spazio che abbiamo a disposizione. Una pagina delle nostre news che vogliamo invece dedicare a una delle tante caratteristiche del Pantheon. Una di quelle che destano maggiormente la curiosità dei visitatori, che stuzzicano la loro fantasia, accendono credenze e generano leggende.

Nonostante il foro centrale nella cupola, quando piove, l’acqua non riesce a penetrare all’interno dell’edificio. Vero o falso? Bisogna visitarlo, il Pantheon, per avere la risposta. Bisogna osservare un fenomeno che ha una spiegazione fisica.

Ricordiamo che il simbolo della magnificenza romana risale al 27 a. C. Fu Agrippa, collaboratore di Augusto, a volere che l’edificio fosse costruito, mentre l’imperatore Adriano lo riedificò tra il 110 e il 125 d.C. Era un tempio pagano dedicato a tutte le divinità (il foro al centro fu ideato per ragioni strutturali e perché rappresentava una via per comunicare col divino), in un tempo in cui i romani non avrebbero mai potuto immaginare che un giorno un imperatore, Costantino, si sarebbe convertito al cristianesimo. L’edificio è oggi una chiesa cristiana, con la sua forma circolare, ed è anche un mausoleo. Vi trovano spazio, tra le altre, le tombe di Margherita di Savoia, Vittorio Emanuele II di Savoia, Raffaello Sanzio e Annibale Carracci.

Se davvero l’acqua non riesce a raggiungere il pavimento del Pantheon (e non è esattamente così) accade per un fenomeno del tutto naturale: l’oculus, che misura più o meno nove metri di diametro, crea un effetto ‘camino’. Quando piove, si genera una corrente ascensionale (dal basso vero l’alto) che nebulizza le gocce d’acqua. La corrente, in altre parole, rompe le gocce rendendole molto più piccole, evitando così che la bellissima pavimentazione sia inondata dall’acqua piovana.

In realtà, se la pioggia è molto forte, l’effetto camino non riesce a contrastare la sua pressione. L’acqua entra ugualmente formando una sorta di disegno al centro del pavimento (per chi volesse intende l’effetto in senso grafico), e raggiungendo difficilmente l’area attorno a quella bagnata. Anche perché sul pavimento appena convesso sono presenti dei fori di drenaggio (ben ventidue), sia nella parte centrale che lateralmente. Servono a prevenire la formazione di pozzanghere nella basilica di Santa Maria ad Martyres, come i cristiani hanno voluto ribattezzare il Pantheon, con Papa Bonifacio IV.

Se hai voglia di conoscere il monumento imitato in tutto il mondo, di ascoltare aneddoti e dettagli sulla sua edificazione e sulla sua storia, ti consigliamo il Ghetto, Pantheon, Navona Street Food Tour, con le guide esperte di Rosy Smart City Tours. Un bagno di storia nella bellezza di Roma, con una sorpresa particolare: la possibilità di assaggiare le specialità del posto, dolci e salate.

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