Siracusa dal cuore dolce: il cioccolato e l’antica isola di Ortigia

Il cioccolato fondente fa bene alla salute, soprattutto se preparato in Sicilia! Quello di Modica è famosissimo, altrettanto si può dire del prodotto siracusano. Del resto, la città siciliana era nota già durante il V-III secolo a.C. per le sue preparazioni culinarie. Dall’isola più grande del Mediterraneo, piatti per lo più salati (come il pesce cosparso di creme particolari a base di latte) raggiungevano altre regioni, ben al di là della penisola che oggi chiamiamo Italia.

Più tardi, nel Medioevo, gli arabi portarono sull’isola gli agrumi. Nel XV o poco prima si cominciò a coltivare la canna da zucchero. Nonostante l’ingresso, nella dieta dei siciliani, dello zucchero proveniente dall’America del Sud, l’impronta culturale delle produzioni locali restò a lungo, ben visibile. Anzi, indelebile. A Ortigia, in particolare, dove una parte dell’isola era chiamata Cannamele (canna dolce come il miele) e una delle porte della città era denominata Porta degli Zuccheri o Porta Saccària.

Dal Nuovo Mondo giunsero diversi alimenti, oltre allo zucchero. Furono presto integrati nella cucina siciliana; in alcune provincie ebbero sicuramente un’accoglienza del tutto particolare. Si può dire che in Sicilia, nel ragusano e nel siracusano, ma anche in altre località, si registrò una sorta di rinascimento della cucina. È un’espressione impropria, con la quale ci si vuole evidentemente riferire alle novità che comparvero sulle tavole dei siciliani e dei loro ospiti.

I maestri cioccolatieri siciliani si sono guadagnati abbastanza velocemente uno spazio peculiare nell’ambito delle preparazioni a base cacao. La lavorazione del prodotto avviene a freddo, un metodo che non contempla il concaggio (il termine deriva dalla conca nella quale la pasta di cacao viene lavorata per raggiungere una determinata consistenza e un aroma ben definito). La massa di cacao viene mescolata allo zucchero semolato o di canna e alle spezie; anche la menta viene impiegata per la preparazione dei pezzi di cioccolato (barrette). Il cioccolato lavorato a freddo è tipico di Siracusa e di Modica (in provincia di Ragusa).

La delizia siracusana è biologica e può essere aromatizzata con la scorza di limone, non solo con le foglie di menta. In altre varianti, contiene carrube e fiori di assenzio o scorzette di mandarino. A ogni città il proprio aroma. In genere la pasta di cacao che si usa per la preparazione del prodotto siracusano arriva dall’Ecuador.

Una tappa a Siracusa è quasi una scelta naturale, per chi ama la bellezza. Qui se ne concentra moltissima. Tanta cultura e paesaggi mozzafiato ti aspettano a Ortigia, un’isoletta considerata il nucleo originario della città. Si può raggiungerla in auto, è infatti collegata a Siracusa da due ponti fissi, ma è preferibile farlo a piedi. Il tempio di Atena è in parte inglobato nel Duomo di Siracusa. Un edificio barocco che si affaccia su una delle piazze più importanti di Ortigia. E se non avete mai visto una pianta di papiro, sarà il caso di raggiungere la Fonte Aretusa. Ammirare per credere.

Una guida professionale locale di Rosy Smart City Tours ti conduce tra le meraviglie di Ortigia. Un Tour privato della durata di tre ore immersi nel barocco dell’isola, nei quartieri simbolo (la Giudecca, per esempio), alla scoperta delle botteghe storiche, dove potrai gustare un aperitivo siracusano. L’atelier di un ‘puparo’ aprirà le sue porte a te, che sei curioso di conoscere quest’arte antichissima. Insomma, il meglio che Ortigia ha da offrire te lo regalano Rosy Smart City Tours e le sue guide.