A Roma per assistere al Rito dell’Acqua e invocare la Dea Fortuna

Il solstizio d’estate (il 21 giugno, quest’anno) segna il passaggio astronomico dalla primavera all’estate ed è anche il giorno più lungo dell’anno. A Roma, anche queste date rimandano alla storia. L’inizio dell’estate è una giornata di celebrazione che anticipa le ricorrenze del 23 e del 24 giugno, date legate, in qualche modo, alla Dea Fortuna.

Il 24 giugno, il Tevere veniva anticamente decorato con fiori ed erbe di ogni genere, in omaggio alla Dea Fortuna, madre protettrice di ogni avversità. Siamo nel lontanissimo VI secolo avanti Cristo. Il re Servio Tullio (sesto nell’elenco dei nomi che una volta si imparava a memoria, tra i banchi di scuola) istituiva il culto in onore della Fortuna, dea italica, proprio in concomitanza con l’avvio della bella stagione. Fors Fortuna è la festa che ricorda il ruolo che il destino o il caso, secondo le preferenze, ricopre nella vita di tutti noi.

Ancora oggi sopravvivono tracce di quelle antiche celebrazioni, nel cosiddetto Rito dell’Acqua di San Giovanni. Un altro modo di garantirsi il favore del divino. Una volta si sarebbe detto “degli dèi”.

I turisti più fortunati, per restare in tema, assistono al rito che conserva inalterato il suo fascino. La sera del 23 giugno, erbe e fiori raccolti e posti in un contenitore, generalmente una ciotola, per essere poi lasciati all’aperto tutta la notte. Al mattino i fiori coperti di rugiada, o almeno così dovrebbero andare le cose.

Il legame tra i due riti (quello anticamente dedicato alla dea Fortuna) e l’attuale consuetudine, attraverso la quale si festeggia la giornata di San Giovanni è nell’invocazione particolare che viene rivolta al Cielo, agli dei. Una richiesta di benevolenza, per tutti i mortali.

L’atmosfera che si respira a Roma ha davvero del divino, attribuendo al termine non un significato universale, ma le sensazioni che ognuno avverte sulla pelle, nel cuore, camminando per le strade della capitale d’Italia. Ammirandone i monumenti, le stratificazioni del tempo, che qui sembra dimorare, eppure spiccare il volo. Roma è una città magica, non solo per via delle antiche credenze, giunte fino a noi che viviamo nel Terzo Millennio. È una città che si svela e si nasconde, sorride e si incupisce, rivela sorprese anche all’occhio più distratto, ma soprattutto è una città che abbraccia. Esattamente come fa il colonnato di San Pietro, o nel modo in cui stringe e proietta in avanti anche la bellissima piazza della Repubblica, un tempo Esedra.

Le piazze romane sono il simbolo della sua grandezza, della sua eternità. La circolarità del Pantheon è un’idea modernissima, è la circolarità che il nostro tempo ci chiede, nella cura dell’ambiente, nella cura dei rapporti umani. Il Pantheon era dedicato a tutte le divinità, oggi accoglie milioni di turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Visitare Roma è un’esperienza straordinaria, soprattutto quando si è accompagnati da una guida esperta locale. A chi non è mai stato a Roma, ma anche a tutti gli altri Rosy Smart City Tours propone il percorso attraverso le principali piazze della città: Navona, Pantheon, Trevi, Spagna e Piazza del Popolo. Un Tour Privato ideale per chi non vuole perdere il meglio delle bellezze della capitale del mondo.

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