Accanto alle luci del Natale c’è l’Hanukkah, a Roma e nel mondo

La festa delle luci non è soltanto quella generata dalle luminarie del Natale. Una ricorrenza ebraica che cade proprio in questo periodo è conosciuta per lo più con il nome di Festa delle Luci. In lingua ebraica Hanukkah o Chanukkà ma anche Chanukkah (il significato di queste parole è ‘dedica’ o ‘inaugurazione’).

L’arco di tempo in cui si celebra la festa ebraica si esaurisce in una settimana circa. È Hanukkah dal 18 al 26 dicembre, per il 2022. La ricorrenza fa riferimento a un episodio raccontato da Zaccaria, un momento della storia che vide la vita religiosa e spirituale di Israele minacciata dalle popolazioni assiro-elleniche. Gli episodi che vengono ricordati durante la Festa delle luci o dei lumi non sono riportati nella Bibbia. Si narra di un miracolo avvenuto nel II secolo a.C., quando gli ebrei riuscirono ad avere la meglio sugli elleni e consacrarono un nuovo altare nel Tempio di Gerusalemme. Si festeggiava la libertà conquistata, la libertà di poter seguire i precetti ebraici.

L’ampolla dell’olio sacro che doveva servire a illuminare il Tempio era agli sgoccioli, il combustibile sarebbe bastato per un giorno soltanto, ma per un evento prodigioso l’olio riuscì a illuminare il Tempio per otto giorni. Ecco il motivo che giustifica la durata della Festa.

L’olio è luce perché ne è fonte e continua anche oggi a essere al centro dei festeggiamenti, sia con l’accensione progressiva (giorno dopo giorno) di un candelabro a nove bracci (Menorah), sia con la preparazione di delizie fritte. Specialità dolci e salate, come i sufganiya (bomboloni fritti e ripieni) o i blitches, cioè crêpe arrotolate con formaggio. In occasione dell’Hanukkah si mangia anche il pane morbido challah, simile al pan brioche, il brisket, un piatto a base di manzo, lo sformato kugel fatto con le patate e tante altre prelibatezze.

Non solo Natale, dunque. Con la Festa delle luci si gioca (i bambini con la trottola dreidel) e si mangia cibo celebrativo (anche tanto cioccolato confezionato in forma di moneta, per i più piccoli) per otto giorni. Poi tutto rientra nel regolare scorrere delle giornate. È questa una ricorrenza molto sentita a New York, ma anche a Roma e ovunque nel mondo ci siano comunità ebraiche.

A Roma si festeggia presso la Sinagoga e al Portico d’Ottavia (i candelabri si accendono in ogni casa; la tradizione vorrebbe che fossero visibili dall’esterno). Un percorso di Rosy Smart City Tours proprio nei giorni della Festa delle Luci è la maniera migliore di entrare in contatto con questa tradizione, oltre che di visitare il quartiere. Il Tour Ghetto, Pantheon, Navona – Street Food e passeggiata (Tour Privato) è uno dei due percorsi che attraversano lo storico quartiere ebraico a Roma. Due ore tra gli affascinanti vicoli della città eterna, partendo da via dei Giubbonari. Una volta giunti al Ghetto si può respirare l’atmosfera tipica di questi giorni e gustare specialità come il carciofo alla giudia, simbolo della cultura gastronomica romano-ebraica. La conoscenza passa anche per il palato.

Il Natale, che è in tutte le strade di Roma, incontra nei vicoli del Ghetto la spiritualità dell’Hanukkah. Molte famiglie ebraico-cristiane hanno un doppio motivo per festeggiare. Viaggiare è invece un modo per celebrare la vita. Il periodo dell’anno sceglietelo voi! Rosy Smart City Tours ha sempre percorsi speciali da proporre.

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